08/02/15
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L’Educazione Fisica / Scienze Motorie nelle sezioni di Scuola in Ospedale
L’Educazione Fisica / Scienze Motorie nelle sezioni di Scuola in Ospedale

Pubblicato sull’Almanacco Sportivo 2008-2009 dell’Ufficio Scolastico Regionale di Roma, pp. 98  -100.

La Scuola in Ospedale  è nata circa 20 anni or sono  per rispondere ai diritti degli studenti ricoverati,  primo fra tutti il diritto all’istruzione, nell’ambito della lotta alla dispersione scolastica. Successivamente si è percepita con maggiore consapevolezza l’esigenza di integrare l’attenzione agli altri bisogni degli alunni-pazienti,  coscienti di quanto il percorso scolastico costituisse un elemento fondamentale per la crescita e la costruzione dell’identità dei giovani.

Attualmente, l’insegnamento dell’Educazione Fisica / Scienze Motorie nelle sezioni di Scuola in Ospedale di Roma e provincia è presente nei seguenti istituti: Scuola Media Don Morosini (presso il Policlinico Umberto I, il Policlinico Gemelli, l’I.D.I., l’Ospedale Bambin Gesù di Palidoro), Scuola Media Virgilio (presso l’Ospedale Bambin Gesù di Roma), Liceo Scientifico Umberto I (sezione associata del L.S. Levi Civita), I.T.C. Policlinico Gemelli (sezione associata dell’I.T.C. Calamandrei).

L’esperienza dell’insegnamento dell’Educazione Fisica / Scienze Motorie  nelle sezioni ospedaliere di scuola secondaria di primo e secondo grado ci ha portato, in questi anni,  a verificare che:
-    Negli alunni di  tutte le età si evidenzia, con la malattia, una crescente difficoltà nel rapporto con il proprio corpo, a causa di una quotidianità deprivata di movimento, carica di profonde preoccupazioni, di tensioni e di dolore fisico.
-     Il corpo è testimone ed espressione del disagio (spesso profondo) che accompagna la malattia; le problematiche legate alla patologia si evidenziano e incidono soprattutto sui meccanismi percettivi, in particolare sulla respirazione, sul controllo tonico-muscolare (globale e segmentario) e sul controllo posturale. Inoltre, alcuni esami clinici, più invasivi e dolorosi possono innescare reazioni di tensione emotiva e alterazioni percettive.
È quindi evidente l’enorme importanza  e la centralità dell’Educazione Fisica / Scienze Motorie nel contesto della Scuola in Ospedale.
Attraverso  il corpo – tra l’altro - è possibile riconoscere, accogliere, calmare le reazioni emotive negative e mirare alla loro trasformazione in risposte consapevoli.

Le proposte in questi anni sono state principalmente articolate lungo due assi:
- Il primo prevalentemente percettivo-motorio, che poggia sulla focalizzazione percettiva del proprio corpo (e su cui in alcune realtà è indirizzato  maggiormente il lavoro proposto).
- Il secondo  prevalentemente  cognitivo-relazionale  che si fonda su curiosità, interesse e motivazione per il gioco, il divertimento, lo sport, peculiarità innate e tipiche dell’età evolutiva.
Con la prima modalità operativa, l’attività è proposta per rispondere alle esigenze di migliorare la conoscenza e la gestione del proprio corpo. Tale metodologia lavorativa, nel tempo, ha determinato anche la realizzazione di progetti di ricerca (ad esempio quello proposto alla Clinica di Ematologia del Policlinico Umberto I) che mirano a stimolare negli alunni  una migliore conoscenza e gestione di sé, a favorire la scoperta delle proprie potenzialità psicofisiche, a sostenere un contatto sereno con il proprio corpo cambiato nell’esperienza della malattia, a favorire la consapevolezza della possibilità di partecipare attivamente al processo di guarigione .

Con la seconda modalità operativa sono stati sviluppati progetti quali: “Educare alla corporeità” (progetto di continuità - raccordo tra scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado); “L’orienteering”, proposta di una disciplina sportiva, dal virtuale (partecipando alla produzione di un CD interattivo) al reale negli spazi consentiti. “Allenatore di te stesso” (tuttora in corso d’opera) progetto di pagine per il web per spiegare agli altri, dopo l’esperienza, le modalità di allenamento e le informazioni relative al corpo, alle capacità motorie, alla comunicazione gestuale, allo sport al gioco…

Alcuni obiettivi dell’insegnamento dell’educazione fisica nelle sezioni ospedaliere possono essere riassunti in:
- sperimentare un positivo rapporto con il proprio corpo scoprendone le potenzialità e  le possibilità concrete, percependo uno spazio di benessere  anche in condizioni di forte disagio e limite;
- sviluppare le competenze motorie e metodologiche anche in situazioni di disagio dovute all’ospedalizzazione;
- esprimere e comunicare attraverso i diversi linguaggi, gestuale, grafico-pittorico, sonoro e verbale, per scoprire i propri canali preferenziali;
- superare i limiti di comunicazione dovuti alle diversità in: età, esperienza, livelli, capacità, cultura;
- orientarsi in uno spazio definito, dallo spazio vissuto a quello sconosciuto.

Qualunque sia la modalità didattica scelta, un aspetto fondamentale dell’insegnamento dell’Educazione Fisica / Scienze Motorie in ospedale è la necessità di adattare la proposta didattica  allo studente, alle sue condizioni psicofisiche, ai suoi bisogni, ai suoi interessi. Strettamente connessa a questa esigenza, è la necessità di adattarsi alla situazione organizzativa, logistica, e soprattutto all’orientamento terapeutico dei diversi reparti. Solo per fare un esempio, il lavoro svolto in un reparto di Oncologia è estremamente diverso dal punto di vista pedagogico, didattico, relazionale da quello proposto in un reparto di Neuropsichiatria.

In conclusione, in questi anni abbiamo potuto verificare che gli studenti possono recuperare e migliorare il rapporto con il proprio corpo, in consapevolezza e in accettazione (pure in situazioni limite) utilizzando strategie funzionali ai bisogni personali.
Quindi, l’Educazione Fisica / Scienze Motorie è una disciplina che nella scuola in ospedale riveste una peculiare ed irrinunciabile valenza perché:
 il vissuto più significativo, per bambini, preadolescenti e adolescenti, è fisico-motorio;
 l’esperienza corporea è un potente veicolo di conoscenza;
 le situazioni di difficoltà creano separazione dal corpo, e l’insegnamento dell’Educazione Fisica / Scienze Motorie tende a ristabilire la connessione, l’unione corpo-mente.

Siamo convinti che l’insegnamento dell’Educazione Fisica / Scienze Motorie nelle sezioni di Scuola in Ospedale produca un ritorno positivo di esperienza che si riverbera sulla qualità dell’educazione in senso lato, e che il rapporto umano e la relazione didattico-educativo diretta siano condizioni veramente imprescindibili per l’apprendimento.
Pensiamo ed auspichiamo inoltre che le esperienze e i percorsi sperimentati in ospedale possano risultare utili e positivi anche nelle altre realtà, considerate “normali” e “non”.
 
                                                                         Daniela Grazioli,
                                                              docente presso la S.M.S.. “Don Morosini “ sezioni: Policlinico Gemelli e  
                                                             reparto pediatrico della Clinica Ematologica del Policlinico Umberto I.
                                                                     Mario Cistulli,  
                                                        docente presso Liceo Scientifico Umberto I -  sezione ospedaliera




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